Che fare se il dirigente Ti mente?

Fabio Pandiscia
4 min readJun 16, 2022

Comportamenti e menzogne

Photo by Pawel Czerwinski on Unsplash

Niente è più irritante e doloroso dello scoprire i propri cari mentire, ma anche se è il vostro capo a farlo, la rabbia non è da meno.

Immaginiamo che qualche tempo fa, su tua richiesta, il tuo dirigente abbia accettato di proporti per una nuova posizione, molto più vantaggiosa della attuale.

Passa il tempo e tu non ricevi più nessun aggiornamento in merito. Poi, dopo un po’, vieni a scoprire che qualcun altro ha ottenuto quel lavoro.

Ovviamente vai a chiedere delucidazioni al tuo dirigente, che ti fornisce caotiche e lunghe spiegazioni, tirando in ballo anche il CEO che comunque ti considera una persona adatta, ma al momento doveva andare per forza cosi.

Poniamo anche il caso che in settimana incontri il CEO, il quale ti chiede perché non ti sei offerto per ricoprire la nuova posizione.

Mentre parla, ti è chiaro subito che il tuo dirigente ha mentito.

Cosa fai?

Ci sono solo due modi per gestire questo tipo di bugie:

- il modo reattivo

- il modo proattivo.

Se sei in modalità reattiva, mantieni la calma e sii costruttivo.

Perdere la fiducia è irritante, ma non ti da il diritto di partire con un destro al viso. Cerca di evitare che la rabbia prenda il sopravvento.

Azioni reattive

Fare un’analisi costi/benefici.

Una volta individuato l’inganno, devi scegliere tra il minore dei mali.

Se affronti il dirigente, potresti avvelenare la relazione per sempre. Lo stesso può verificarsi se parli della cosa a qualcun altro nell’azienda, tipo: risorse umane o il capo del tuo capo.

Vuoi mantenere il tuo lavoro o no? Questo è il dilemma!

Se cambiare lavoro rientra tra le tue alternative, può avere senso affrontare direttamente il tuo dirigente.

Capovolgi la situazione.

Prima di impegnarti in una conversazione difficile, cerca di capire le motivazioni che il tuo capo potrebbe aver avuto.

Sta cercando di essere discreto su una fusione in corso (che è moralmente comprensibile), o sta cercando di nascondere una serie di tangenti illegali (moralmente ripugnanti)?

Forse quello che ti sembra un inganno è in realtà un tentativo del tuo capo di proteggerti?

Non affrontare mai il tuo capo da solo se sospetti che le leggi siano state infrante; consultati sempre con un avvocato.

Azioni proattive

Sii esplicito sul tuo codice morale.

Dan Ariely, autore di best seller e professore alla Duke University, ha condotto una ricerca in cui agli studenti del college veniva chiesto di risolvere dei problemi di matematica e valutarne poi i risultati. Potevano quindi, tranquillamente barare.

Nelle fasi successive dell’esperimento, i ricercatori hanno chiesto agli studenti di ricordare i Dieci Comandamenti prima di impegnarsi nell’esercizio. Questo è stato molto interessante, perché è risultato che il semplice tentativo di ricordare degli standard morali, fosse sufficiente per migliorare il comportamento morale degli studenti.

Allo stesso modo, Sreedhari Desai, della Kenan-Flagler Business School dell’Università della Carolina del Nord, ha scoperto che mostrare una citazione virtuosa può “ridurre le possibilità che ti venga chiesto di fare cose malvagie”.

Quindi considera di fare questo semplice passo: Aggiungi alla firma della tua mail, una citazione morale, tipo:
“Il successo senza onore è peggio della frode” o qualcosa di simile.

Più parli e segui i tuoi principi, più difficile sarà per gli altri trattarti in modo moralmente ambiguo.

Costruisci relazioni forti.

Se hai buoni rapporti con i tuoi colleghi e diventi noto come qualcuno che cura i dettagli, sarà difficile per qualcuno farti passare per un bugiardo.

Fai attenzione. Se inizi a sospettare un inganno, documentalo.

Annota esempi specifici, salva copie di documenti e osserva se il tuo istinto ha ragione, ma non mostrarlo a nessuno… ancora.

C’è uno svantaggio in questa strategia: potresti diventare una persona con cui lavorare può essere incredibilmente noioso.eyer

Una mia amica una volta si è resa conto che il suo capo le era favorevole quando ci parlava viso a viso, ma la criticava quando non era presente.

Non le ci volle molto per decidere che non c’era alcun vantaggio per lei affrontare o accusare il suo capo, quindi in modo silenzioso e metodico fece un piano per lasciare l’azienda e finì con un lavoro simile presso l’azienda concorrente sei mesi dopo.

Anche se può sembrare ingiusto dover prendere una decisione sulla carriera a causa di un capo moralmente carente, farlo a volte può portarti nella giusta direzione, anche se un po’ più velocemente di quanto avresti preferito.

(articolo tratto da un buzz di Pamela Meyer)

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Fabio Pandiscia
Fabio Pandiscia

Written by Fabio Pandiscia

Scrittore, dr in psicologia — Body Language & PNL — www.fabiopandiscia.it - Telegram: https://t.me/formaementis

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