Perchè è importante saper leggere le microespressioni facciali?
Perchè è importante leggere le emozioni facciali?
Una risposta ovvia è che si tratta di una branca della psicologia davvero affascinante, ma ci sono anche motivi pertinenti e pratici per migliorare la capacità di leggere le microespressioni e altri segnali non verbali.
Questi segnali sono particolarmente utili durante gli interrogatori delle forze dell’ordine o le interazioni interculturali.
Possiamo affermare che la capacità di leggere gli altri è utile in quasi tutti gli ambienti interpersonali.
Ma prima di tutto, cos’è esattamente una microespressione?
Come spiega il direttore di Humintell, il dott. David Matsumoto, “le microespressioni sono espressioni inconsce, estremamente rapide, e a volte sono espressioni parziali e molto sottili di un’emozione.”
Spesso queste microespressioni indicano una delle sette emozioni di base, ma la maggior parte delle persone non vede alcun cambiamento di espressione o non riesce a capire il breve segno di espressione facciale che vede.
Parte di ciò è dovuta alla natura incredibilmente breve delle microespressioni, che possono passare sul viso ad una velocità di un quindicesimo di secondo.
Questo significa che le immagini di fotogrammi di individui che mostrano microespressioni non sono particolarmente sottili: “se si prende un fotogramma di un viso in un video, si può notare un’espressione molto chiara che ci indica quale sia lo stato mentale della persona.”
Leggere le emozioni di altre persone non si limita alle microespressioni, perchè i gesti e altri tipi di comportamento non verbale raccontano anche altri segni di stati emotivi sottili o nascosti.
Il Dr. Matsumoto divide i gesti in “illustratori del linguaggio” ed “emblemi”.
- I primi, illustratori del linguaggio, sono gesti animati di uso quotidiano che molte persone usano per enfatizzare o integrare il loro discorso. Gli illustratori vocali tendono ad essere utilizzati da persone di ogni cultura, ma differiscono nei dettagli.
- Gli emblemi, invece, sono gesti culturalmente specifici che si riferiscono a momenti specifici, come ad esempio: il pollice in alto.
L a capacità di leggere le microespressioni è incredibilmente utile nelle forze dell’ordine o in contesti di sicurezza nazionali, in cui un intervistato può nascondere attivamente informazioni. L’analisi comportamentale non verbale può aiutarci a “comprendere i veri sentimenti delle altre persone, i loro pensieri, le loro motivazioni, le loro personalità o le loro intenzioni”.
T uttavia, come sottolinea il Dr. Matsumoto, l’applicazione del rilevamento emotivo è “molto chiara per chiunque abbia il compito di ottenere quel tipo di approfondimento aggiuntivo”. Non si limita ai professionisti delle forze dell’ordine, ma può essere utile agli psicoterapeuti , professionisti delle vendite, avvocati, medici, ecc.
La capacità di comprendere il comportamento non verbale può aiutarci a capire esattamente cosa una persona sta cercando di dire e questa, non è una cosa di poco conto.
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