Relazione uomo-donna
corpi e comportamenti diversi
N egli uomini e nelle donne non circolano gli stessi ormoni, o meglio, circolano sia testosterone che ossitocina, ma in quantità diverse. Questo comporta una differenziazione nei comportamenti, nella comunicazione e nella relazione tra i due sessi. Il testosterone, ormone tipico negli uomini, aumenta in relazione a ciò che si fa, in particolare è stimolato dalle attività di tipo “sportivo”, come correre, lottare, gareggiare, mirare a qualcosa. Tutte attività che, non a caso, hanno a che fare con l’evoluzione di cacciatori che hanno subito gli uomini.
Gli ormoni, di qualsiasi tipo esso siano, non sono fissi né per una categoria specifica né, soprattutto, per un individuo.
I loro livelli calano e crescono di continuo nel corso della vita, e ci sono persone con quantitativi molto più alti di altre.
L’ormone femminile per eccellenza è invece l’ossitocina.
A nche questo è prodotto sia da uomini che donne, però è in diretto “contrasto” con il testosterone: maggiore è l’uno, minore è l’altro.
Uomini e donne, corpi e reazioni… diverse
Ciò significa che un uomo, con alti valori di testosterone, avrà meno ossitocina di una donna. L’ossitocina aumenta in presenza dei propri simili verso i quali si prova affetto, ed è per questo detto “ormone delle coccole”.
Aumenta quando ci sono bambini piccoli, quando si abbraccia il proprio partner, quando si incontra un genitore.
Aumenta quando ci si occupa di chi ha bisogno, quando si condivide un dolore, quando si fa qualcosa per qualcuno.
Aumenta inoltre in modo rapidissimo a seguito di un orgasmo.
È influenzato inoltre, nelle donne, dal ciclo mestruale, e aumenta e diminuisce anche in relazione ad esso.
I l più alto livello di ossitocina nelle donne le rende più sensibili agli altri, più empatiche e più capaci di comprendere la comunicazione non verbale.
Prolattina
Un ormone particolare merita attenzione a parte. Si tratta della prolattina.
Quest’ormone è prodotto in abbondanza durante la gravidanza, il parto e l’allattamento nelle femmine di mammifero, e durante la cova e lo svezzamento negli altri animali. Nei mammiferi attiva in particolar modo le ghiandole mammarie, stimolando la produzione di latte.
Si tratta quindi di un ormone utile in prevalenza alle madri.
La sua funzione è importantissima: rende le madri dei mammiferi più intelligenti, abili, affettuose rispetto alle femmine senza prole.
Tale ormone aumenta quando si entra in relazione con un cucciolo e fa in modo che tutte le donne provino piacere quando accudiscono dei bambini, rendendole più attraenti e con una memoria più precisa rispetto a donne che non accudiscono bambini.
Amche i maschi producono prolattina, per parsimonia naturale, ma non gli è utile, e non potendo allattare non ricevono neanche stimoli diretti quando accudiscono bambini o cuccioli.
Quindi, se lo fanno è perché sono stati in qualche modo educati a farlo, ma non hanno un vero e proprio “istinto materno” come le donne .
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